Il percorso offre spunti su come comunicare in modo consapevole con l’AI, esplorando i suoi legami con l'umanesimo, la linguistica e le scienze umane. Il percorso, curato da Mario De Caro, Alessandro Lenci e Marco Passarotti, professori universitari e esperti in linguistica ed etica dell’AI, mira a sviluppare un pensiero critico sulle opportunità e sfide presentate dalla comunicazione con questa tecnologia emergente.

Tra i temi affrontati, particolare rilevanza è data alle questioni etiche legate all’AI, all’importanza dei Large Language Models e all’imprescindibile formazione che gli utenti finali necessitano nell’interagire con l’AI generativa, il cosiddetto prompt engineering. Il tutto attraverso incontri con gli esperti, simulazioni interattive e case studies nell’ambito delle Digital Humanities e dei Beni Culturali.

Il percorso si apre con Dialoghi: Intelligenza umanistica. Perché l'AI non può fare a meno dell'umanesimo (e viceversa), un appuntamento introduttivo trasmesso in diretta sui canali social della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali e successivamente disponibile in registrazione. Questo evento non prevede il rilascio di un Open Badge.

Seguono quattro corsi, ciascuno con una prova di valutazione finale che, se superata, dà diritto a un badge:

• Large Language Models per l'AI 
• Etica dell’intelligenza artificiale
• Comunicare con l'AI: creazione e analisi di testi
• AI generativa: creazione e analisi di contenuti multimodali

Ti consigliamo di seguire l’ordine in cui questi sono presentati. Tuttavia, puoi fruire anche solo del singolo corso qualora volessi approfondire uno specifico argomento. 

Il percorso multimediale è parte dell'offerta formativa Dicolab. Cultura al digitale, un'iniziativa del Ministero della Cultura, Digital Library, Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, finanziato da Next generation EU.

Obiettivi formativi

Il percorso formativo si propone di:

• Illustrare le principali sfide etiche legate all’AI
• Fornire una panoramica sul funzionamento dei Large Language Models e sulle diverse modalità di realizzazione di un modello linguistico
• Fornire istruzioni pratiche per una comunicazione efficace con l’AI (prompt engineering)

Destinatari

Il percorso si rivolge a tutti/e i/le dipendenti del MiC, delle altre Amministrazioni Pubbliche, ai/le professionisti/e, alle imprese del sistema culturale e agli studenti e studentesse che vogliano approcciare l'intelligenza artificiale ed il prompting come strumenti di lavoro.

Busa: Il gesuita che vide l'AI

Il documentario racconta la figura pionieristica di Padre Roberto Busa, gesuita italiano e precursore dell’applicazione dell’informatica alla linguistica.

Negli anni ’50, fu tra i primi a concepire l’uso del computer non solo per operazioni numeriche, ma come strumento per analizzare e comprendere il linguaggio umano.

Grazie alla sua visione, realizzò l’Index Thomisticus, un progetto monumentale per l’indicizzazione automatica delle parole e la lemmatizzazione dell’opera omnia di Tommaso d’Aquino anticipando molte delle tecnologie di analisi linguistica alla base dei moderni modelli linguistici.

Il documentario, disponibile su youtube, ne ripercorre la vita, l’intuizione, il viaggio in America, la collaborazione con Thomas Watson (fondatore di IBM) e l’impatto che ha avuto sulla linguistica computazionale, anticipando molte delle tecnologie e dei modelli generativi oggi impiegati nelle intelligenze artificiali per l’elaborazione del linguaggio naturale.